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Nuove Regole sui Controlli Fiscali dell’Agenzia delle Entrate dal 2025: Cosa Cambia e Come Prepararsi

February 14, 2025 by
Nuove Regole sui Controlli Fiscali dell’Agenzia delle Entrate dal 2025: Cosa Cambia e Come Prepararsi
SEMPI SRL, Liana Rotariu

Sommario

  1. Introduzione
  2. Controlli Fiscali: Nuove Scadenze per l’Agenzia delle Entrate
  3. Termini per le Dichiarazioni e le Verifiche: Le Modifiche più Importanti
  4. Implicazioni per i Contribuenti: Cosa Fare in Caso di Accertamento
  5. Normativa di Riferimento e Approfondimenti
  6. Conclusioni

Introduzione

Dal 2025, l’Agenzia delle Entrate vedrà un cambiamento significativo nei tempi a disposizione per effettuare controlli fiscali sulle dichiarazioni dei contribuenti. La riforma, introdotta per migliorare l’efficienza del sistema fiscale e garantire maggiore certezza del diritto, riduce i termini entro i quali il Fisco può intervenire per verificare eventuali irregolarità.

Questo articolo analizza in dettaglio le modifiche legislative, gli effetti pratici per cittadini e imprese e le strategie migliori per gestire eventuali accertamenti.

1. Nuove Scadenze per i Controlli dell’Agenzia delle Entrate

Cosa cambia dal 2025?

Attualmente, l’Agenzia delle Entrate può effettuare controlli fiscali sulle dichiarazioni dei redditi entro cinque anni dalla loro presentazione. Con le nuove regole, questo termine viene ridotto, garantendo ai contribuenti una maggiore stabilità giuridica.

I nuovi termini di prescrizione:

  • Dichiarazioni presentate dal 2025 in poi: il Fisco avrà quattro anni di tempo per eseguire verifiche e accertamenti, rispetto ai cinque anni attuali.
  • Dichiarazioni relative a periodi precedenti: continueranno ad applicarsi le regole precedenti, con un limite di cinque anni.

Questa modifica si applica a tutti i controlli formali sulle dichiarazioni, comprese quelle relative a imposte dirette (IRPEF, IRES), IVA e tributi locali.

💡

📌 Esempio pratico:

Se un contribuente presenta la dichiarazione dei redditi relativa al 2025 nel 2026, l’Agenzia delle Entrate potrà effettuare verifiche fino al 2030 (anziché fino al 2031 come avveniva in precedenza).


2. Termini per le Dichiarazioni e le Verifiche: Le Modifiche più Importanti

Liquidazione automatica e controllo formale

  • Avvisi bonari: il termine per la definizione degli avvisi bonari (comunicazioni di irregolarità dopo i controlli automatizzati) è stato esteso da 30 a 60 giorni.
  • Riduzione delle sanzioni: se il contribuente paga entro il termine previsto, la sanzione è ridotta fino all’8,33% dell’importo dovuto (rispetto al 10% attuale).

Accertamenti e verifiche fiscali

Le verifiche approfondite dell’Agenzia delle Entrate, comprese quelle in loco presso aziende o professionisti, dovranno rispettare i nuovi tempi.

  • Per i controlli relativi alle imposte sui redditi e IVA, il termine scende da 5 a 4 anni.
  • Le comunicazioni di anomalia relative ai controlli incrociati sui dati finanziari saranno inviate con cadenza più rapida per garantire interventi tempestivi.

Controlli sulle rendite catastali e Superbonus

  • Con l’entrata in vigore delle nuove norme, l’Agenzia potrà effettuare verifiche sulle rendite catastali degli immobili ristrutturati con il Superbonus per garantire che non ci siano anomalie nelle dichiarazioni fiscali.
  • I contribuenti riceveranno comunicazioni con la possibilità di aggiornare i dati o fornire chiarimenti per evitare sanzioni.
💡

📌 Esempio pratico:

Se un contribuente ha beneficiato del Superbonus e il valore catastale dell’immobile risulta inferiore a quanto dichiarato per il credito d’imposta, il Fisco potrà intervenire con una comunicazione di anomalia.


3. Implicazioni per i Contribuenti: Cosa Fare in Caso di Accertamento

Come gestire una verifica fiscale?

Se l’Agenzia delle Entrate invia una comunicazione di irregolarità o avvia un accertamento:

  1. Verificare la documentazione: controllare le dichiarazioni fiscali e le ricevute per accertarsi che i dati siano corretti.
  2. Valutare il ravvedimento operoso: se ci sono errori, il contribuente può correggerli con una sanzione ridotta.
  3. Chiedere chiarimenti: è possibile inviare osservazioni o documenti all’Agenzia prima di ricevere una sanzione definitiva.
  4. Rateizzare l’importo dovuto: in caso di debiti con il Fisco, è prevista la possibilità di pagamenti dilazionati.
💡

📌 Esempio pratico:

Se si riceve un avviso bonario per un errore nella dichiarazione IVA, si può aderire alla definizione agevolata con sanzioni ridotte e rateizzare l’importo in base alle nuove norme.


4. Normativa di Riferimento e Approfondimenti

Le nuove disposizioni sui controlli fiscali dell’Agenzia delle Entrate sono regolate da:

  • Legge di Bilancio 2025 – che stabilisce la riduzione dei termini per gli accertamenti fiscali.
  • D.Lgs. n. 471/1997 – che disciplina le sanzioni per le violazioni tributarie.
  • Provvedimenti dell’Agenzia delle Entrate relativi alle nuove modalità di liquidazione automatica e controlli formali.


5. Conclusioni

Le nuove regole sui controlli fiscali dal 2025 rappresentano un’importante innovazione per il sistema fiscale italiano. Con termini più brevi per gli accertamenti, riduzioni di sanzioni e strumenti di rateizzazione migliorati, i contribuenti avranno maggiore certezza del diritto e più strumenti per gestire eventuali comunicazioni di irregolarità.

È fondamentale rimanere aggiornati sulla normativa fiscale e adottare un approccio proattivo nella gestione delle dichiarazioni e degli obblighi tributari.

📌 Per ulteriori approfondimenti, fissa un appuntamento con un nostro consulente esperto.


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SEMPI SRL, Liana Rotariu February 14, 2025
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