Skip to Content

Concordato preventivo biennale per le partite IVA dal 2024: come funziona e vantaggi

August 28, 2024 by
Concordato preventivo biennale per le partite IVA dal 2024: come funziona e vantaggi
SEMPI SRL, Liana Rotariu

Con l’introduzione del concordato preventivo biennale per le partite IVA, il Fisco italiano introduce una nuova opportunità di compliance per i contribuenti, mirata a incentivare l'adempimento spontaneo degli obblighi fiscali. Questo patto, partito il 15 giugno per i soggetti che applicano gli ISA (Indici Sintetici di Affidabilità) e il 15 luglio per i contribuenti in regime forfettario, viene arricchito dalle novità del decreto correttivo pubblicato il 6 agosto 2024 in Gazzetta Ufficiale. Ora è possibile delineare con maggiore chiarezza come funziona, chi può aderire e quali sono i vantaggi offerti da questo strumento.

Come funziona il concordato preventivo biennale?

Il concordato preventivo biennale, disciplinato dal decreto legislativo n. 13/2024, permette al Fisco e al contribuente di concordare preventivamente il reddito imponibile e le imposte dovute per un periodo di due anni, con possibilità di rinnovo. Questa misura, parte integrante della riforma fiscale, rappresenta un passo significativo verso una maggiore trasparenza e collaborazione tra il contribuente e l’Agenzia delle Entrate.

Il funzionamento è basato su una proposta che l'Agenzia delle Entrate elabora utilizzando i dati a propria disposizione, incrociando le informazioni presenti nelle banche dati fiscali, inclusi gli ISA. Il reddito aggiuntivo incassato dai contribuenti che aderiscono al concordato non sarà soggetto a ulteriore tassazione, mentre eventuali riduzioni di reddito superiori al 30% potrebbero condurre a una revoca del piano da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF).

Chi può aderire e quali sono i requisiti?

L’adesione al concordato preventivo biennale è aperta a tutte le partite IVA che soddisfano specifici requisiti. Per i soggetti che applicano gli ISA, è stato eliminato il requisito del punteggio minimo pari ad almeno 8 nel periodo d'imposta precedente. Tuttavia, rimane indispensabile la condizione di regolarità fiscale: i contribuenti non devono avere debiti tributari in essere, o tali debiti devono essere stati estinti se di importo pari o superiore a 5.000 euro, compresi interessi e sanzioni, o per contributi previdenziali accertati con sentenza irrevocabile.

Sono esclusi dall'accesso alla proposta di concordato i contribuenti che presentano le seguenti cause di esclusione:

  • Mancata presentazione della dichiarazione dei redditi per almeno uno dei tre periodi d'imposta precedenti.
  • Condanna per reati previsti dal decreto legislativo 10 marzo 2000, n. 74, o altri reati di tipo finanziario e tributario, commessi negli ultimi cinque periodi d'imposta.
Inoltre, il decreto correttivo prevede nuove cause di esclusione, come il superamento del 40% di redditi esenti, esclusi o non concorrenti alla base imponibile nel periodo precedente, o l'adesione a un regime agevolato di tassazione nel 2024.

Scadenze e regole per l’adesione

Il contribuente ha tempo fino al 31 ottobre 2024 per valutare l’adesione alla proposta elaborata dall'Agenzia delle Entrate. Questa data coincide con il termine per l'invio della dichiarazione dei redditi. Le imposte calcolate sulla base della proposta di concordato saranno versate in due rate: la prima entro il 31 luglio e la seconda entro il 30 novembre.

Un'importante novità riguarda il calcolo degli acconti. Coloro che scelgono il metodo storico possono versare l'imposta con una maggiorazione differenziata: 
  • del 15% per il differenziale tra il reddito concordato per il 2024 e quello del 2023, 
  • del 12% per i forfettari e del 4% per le nuove attività. 
  • Inoltre, l'imposta sostitutiva dell'IRAP sarà pari al 3%.

Flat Tax ed imposte sostitutive: come funzionano?

Il decreto correttivo introduce una flat tax con tre aliquote per mitigare l'impatto del maggior reddito proposto dal Fisco. Per i soggetti che applicano gli ISA, la flat tax è calcolata come segue:

  • 10% per punteggi ISA tra 8 e 10,
  • 12% per punteggi ISA tra 6 e 8,
  • 15% per punteggi ISA inferiori a 6.

Per i forfettari, l'aliquota è fissata al 10%, ridotta al 3% per chi applica il regime agevolato per i primi cinque anni di attività. In caso di rinnovo del concordato, l'imposta sostitutiva si applica sulla differenza tra il reddito effettivo dichiarato nel periodo d'imposta precedente e la proposta concordata.

Effetti dell’aderenza alla proposta del fisco

Chi accetta la proposta dell'Agenzia delle Entrate sarà obbligato a dichiarare gli importi concordati sia nella dichiarazione dei redditi che in quella IRAP per i due anni di riferimento. Eventuali somme non versate saranno iscritte a ruolo senza che vi sia alcuna variazione sugli ordinari adempimenti contabili e dichiarativi, inclusi quelli relativi all'IVA.

L'accettazione della proposta offre numerosi vantaggi: le somme eccedenti i redditi concordati non saranno tassate ulteriormente, mentre non si applicano modifiche in diminuzione nel caso di un reddito effettivo inferiore. Tuttavia, in presenza di circostanze eccezionali (come eventi calamitosi, liquidazioni o sospensioni dell’attività), il concordato potrebbe cessare di produrre effetti.

Casi di cessazione e decadenza del concordato

Il concordato preventivo biennale termina immediatamente se si verificano specifiche condizioni, come:

  • La modifica dell’attività svolta nel corso del biennio rispetto a quella esercitata nel periodo d’imposta precedente, salvo che per le nuove attività si applichi il medesimo indice sintetico di affidabilità fiscale.
  • La cessazione dell’attività da parte del contribuente.

Si può verificare la decadenza del concordato anche in presenza di attività non dichiarate o passività indeducibili di valore superiore al 30% dei ricavi dichiarati. Allo stesso modo, l’omesso versamento delle imposte determinerà la cessazione degli effetti del concordato.

Fase sperimentale e applicazione per i forfettari

Nel 2024, l’adesione al concordato preventivo biennale sarà sperimentale per i forfettari, applicandosi solo per un periodo d’imposta. In questo contesto, le regole rimangono invariate, con i medesimi vantaggi e oneri previsti per altri contribuenti. Il modello Redditi 2024 dovrà essere utilizzato per aderire, anche attraverso le funzionalità del portale dedicato alla dichiarazione precompilata.

Conclusioni e Vantaggi dell'Adesione

L'adesione al concordato preventivo biennale consente ai titolari di partita IVA di conoscere in anticipo le imposte dovute per gli anni 2024 e 2025, offrendo stabilità e prevedibilità nella gestione fiscale. Questo strumento rappresenta un’opportunità per evitare future contestazioni e beneficiare di un trattamento fiscale favorevole, garantendo al contempo il rispetto degli obblighi contabili e dichiarativi.

Per informazioni o per aderire al concordato preventivo Fissare un appuntamento

Concordato preventivo biennale per le partite IVA dal 2024: come funziona e vantaggi
SEMPI SRL, Liana Rotariu August 28, 2024
Share this post
Archive