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INPS Guida completa per forfettari

9 dicembre 2024 di
INPS Guida completa per forfettari
SEMPI SRL, Liana Rotariu

L'apertura di una Partita IVA sotto il regime forfettario rappresenta una scelta fiscale vantaggiosa per molti liberi professionisti e piccole imprese, grazie alla sua semplicità amministrativa e alleggerimento fiscale. Tuttavia, tra gli oneri da affrontare, uno dei principali è il contributo INPS, obbligatorio per il finanziamento delle prestazioni previdenziali. In questo articolo esploreremo in maniera approfondita il costo dell'INPS per un forfettario, come si calcolano e pagano i contributi, analizzando le diverse gestioni INPS in base alla tipologia di attività svolta, le simulazioni di pagamento in base alla data di apertura della partita IVA e come calcolare i contributi previdenziali in modo corretto.

In questo articolo, esploreremo:

  1. Le diverse gestioni INPS per i forfettari.
  2. Come si calcolano i contributi INPS.
  3. Le modalità di pagamento.
  4. Tre simulazioni pratiche basate su diversi momenti di apertura della Partita IVA.
  5. Considerazioni strategiche per ottimizzare i costi.


Cos’è l’INPS e qual è il suo ruolo per i lavoratori autonomi

L'INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) è l'ente pubblico italiano che gestisce il sistema previdenziale e assistenziale del Paese. Per i lavoratori autonomi, l'INPS si occupa della gestione della pensione, dell'assicurazione contro la disoccupazione e malattia, nonché delle indennità di maternità e altre prestazioni sociali.

Gli autonomi sono obbligati a versare contributi all'INPS per garantire la propria pensione futura e accedere ad altri benefici legati alla sicurezza sociale. In particolare, i liberi professionisti, a meno che non abbiano una cassa previdenziale privata (come ad esempio i medici o i commercialisti), sono obbligati ad affiliarsi alla gestione separata INPS, un ramo dell’ente che si occupa di questa tipologia di lavoratori.


Come funzionano i contributi INPS per i lavoratori autonomi in Regime Forfettario

I contributi INPS per chi adotta il regime forfettario sono principalmente di due tipologie:

  1. Contributo Soggettivo: Si calcola in base al reddito netto del professionista, cioè il reddito al netto delle spese deducibili. L'aliquota applicata per il 2024 è pari al 25,72%.
  2. Contributo Integrativo: Applicato a chi esercita attività di intermediazione e vendita di beni (e quindi soggetto all’aliquota del 4%), deve essere aggiunto al contributo soggettivo.

Il regime forfettario prevede, inoltre, che il contribuente non debba preoccuparsi di dichiarare o pagare l'IVA né di gestire la contabilità ordinaria, ma dovrà comunque provvedere al pagamento dei contributi INPS.


Le diverse gestioni INPS in base alla tipologia di attività

A seconda della tipologia di attività che il professionista esercita, potrebbe essere obbligato a iscriversi a diverse gestioni previdenziali all'interno dell'INPS. Ogni attività ha una propria gestione e un proprio sistema di calcolo dei contributi, in base alla professione svolta e alle specifiche esigenze previdenziali.

Gestione Separata INPS:

I professionisti che non sono iscritti ad altre casse previdenziali (ad esempio, avvocati, ingegneri, architetti, consulenti) e non beneficiano di una cassa previdenziale dedicata (come quella dei commercialisti o dei medici) devono versare i contributi alla Gestione Separata INPS.

Questa gestione è quella più comune per chi sceglie il regime forfettario e prevede che i contributi vengano calcolati come una percentuale sul reddito annuo. Il contributo soggettivo per il 2024 è pari al 25,72%, ma non sono previsti minimi fissi (se non si raggiunge il reddito minimo per l’anno, non si paga l’intero contributo). Tuttavia, i minimi si applicano se il reddito è inferiore a una certa soglia.

La Gestione Separata è la forma di previdenza obbligatoria per i liberi professionisti senza una cassa previdenziale specifica. Questa categoria comprende:

  • Consulenti aziendali.
  • Traduttori e interpreti.
  • Web designer e sviluppatori.
  • Freelance in settori creativi e digitali.
  • Coach, formatori e consulenti personali.
Aliquote contributive per la Gestione Separata:
  • 25,72% per i professionisti senza altra copertura previdenziale.
  • 24% per chi ha anche un lavoro dipendente o una pensione (contribuente parziale).

Nota: Non è previsto un contributo minimo. Pagherai solo in base al reddito effettivamente dichiarato.

Gestione Artigiani e Commercianti

Questa gestione si applica a imprenditori individuali che svolgono attività di tipo artigianale o commerciale. Esempi includono:

  • Commercianti al dettaglio.
  • Ristoratori e proprietari di bar.
  • Artigiani come parrucchieri, falegnami, meccanici, etc.
Aliquote contributive per Artigiani e Commercianti:
  • 24% sul reddito imponibile.
  • Contributo minimo obbligatorio: circa €4.208 annui (corrispondenti a un reddito minimale di €17.504).

Se il reddito supera la soglia minima di €17.504, si applica un contributo proporzionale del 24% sull’eccedenza.


Altre Casse Previdenziali

Alcune professioni regolamentate hanno una cassa previdenziale autonoma e non rientrano nell’INPS. Tra queste troviamo:

  • Avvocati (Cassa Forense).
  • Medici (ENPAM).
  • Ingegneri e Architetti (INARCASSA).
Per i professionisti con cassa propria, l’adesione al regime forfettario riguarda solo l’aspetto fiscale, ma i contributi previdenziali seguiranno le regole della cassa di appartenenza.


Come si calcolano i contributi INPS per i Forfettari


Il calcolo dei contributi INPS varia in base alla gestione previdenziale e al reddito imponibile. Vediamo come si effettua il calcolo per le principali categorie.

1. Gestione Separata

Nel regime forfettario, il reddito imponibile è determinato applicando un coefficiente di redditività al fatturato lordo. Il coefficiente varia in base al codice ATECO (attività economica) scelto al momento dell’apertura della Partita IVA.

Codice ATECODescrizione AttivitàCoefficiente di Redditività
72.20.00Ricerca e sviluppo scientifico78%
74.10.90Altri professionisti creativi67%
62.01.00Produzione di software67%

Esempio di calcolo per un professionista:

  • Fatturato lordo: €40.000
  • Coefficiente di redditività: 67%
  • Reddito imponibile: €40.000 × 67% = €26.800
  • Contributi INPS (25,72%): €26.800 × 25,72% = €6.896,96


2. Gestione Artigiani e Commercianti

Per artigiani e commercianti, il contributo è composto da:

  • Una quota fissa (circa €4.208 all’anno).
  • Una quota proporzionale (24% sul reddito eccedente €17.504).

Esempio di calcolo per un commerciante:

  • Fatturato lordo: €50.000
  • Coefficiente di redditività: 40% (commercio)
  • Reddito imponibile: €50.000 × 40% = €20.000
  • Contributo minimo: €4.208
  • Quota proporzionale (24%): (€20.000 - €17.504) × 24% = €599,04

Totale contributi: €4.208 + €599,04 = €4.807,04


Come si effettuano i pagamenti?

I contributi INPS vengono pagati tramite il modello F24. Le principali scadenze per il pagamento sono:

  1. 16 giugno: Prima rata di acconto (40%).
  2. 30 novembre: Seconda rata di acconto (60%).
  3. 30 giugno dell’anno successivo: Saldo dell’anno precedente.

I pagamenti si basano su una stima del reddito annuo, con eventuali conguagli a saldo.

Tre simulazioni pratiche

Simulazione 1: Anno intero (Partita IVA aperta a gennaio)

  • Gestione: Separata INPS
  • Fatturato lordo: €40.000
  • Reddito imponibile: €40.000 × 67% = €26.800
  • Contributi INPS: €26.800 × 25,72% = €6.896,96

Totale contributi: €6.896,96.

Simulazione 2: Apertura a luglio

  • Gestione: Artigiani e Commercianti
  • Fatturato lordo (6 mesi): €20.000
  • Reddito imponibile: €20.000 × 40% = €8.000
  • Contributo minimo: €4.208 ÷ 12 mesi × 6 mesi = €2.104

Totale contributi: €2.104.

Simulazione 3: Apertura a dicembre

  • Gestione: Separata INPS
  • Fatturato lordo (1 mese): €3.000
  • Reddito imponibile: €3.000 × 67% = €2.010
  • Contributi INPS: €2.010 × 25,72% = €517,47

Totale contributi: €517,47.

Conclusioni

Il costo dell’INPS per un forfettario dipende dalla gestione previdenziale, dal reddito e dal momento dell’apertura della Partita IVA. Pianificare con attenzione l’avvio dell’attività può influenzare significativamente il carico contributivo, offrendo possibilità di risparmio soprattutto negli anni iniziali.

Se desideri una consulenza personalizzata per il calcolo dei contributi o per scegliere il momento migliore per aprire la tua Partita IVA, fissa un appuntamento  oggi stesso!



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SEMPI SRL, Liana Rotariu 9 dicembre 2024
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