Il mondo dell'e-commerce sta vivendo una vera e propria rivoluzione. Non si tratta solo di un fenomeno legato alla crescita delle vendite online, ma anche di una continua evoluzione normativa che obbliga piattaforme digitali e venditori a rivedere le loro pratiche, rispettando nuove regolamentazioni introdotte a livello europeo. Le recenti direttive, in particolare quelle contenute nel regolamento Europeo (UE) 2023/979, introdurranno obblighi che potrebbero cambiare radicalmente il modo in cui operano le aziende che vendono online.
L'Agenzia delle entrate, mediante il principio di diritto n. 3, ha fornito una precisa interpretazione delle definizioni di “piattaforma” e “venditore” come delineato nel Dlgs n. 32/2023, il quale attua la direttiva (Ue) 2021/514 (Dac 7) in materia di cooperazione amministrativa fiscale tra gli Stati membri dell'Unione Europea.
La Direttiva (UE) 2021/514 del Consiglio, adottata il 22 marzo 2021 e nota come DAC 7, è stata introdotta per affrontare le problematiche di frode, evasione ed elusione fiscale che sono emerse a seguito della rapida digitalizzazione dell'economia negli ultimi anni. Questa direttiva modifica la Direttiva 2011/16/UE, relativa alla cooperazione amministrativa nel settore fiscale, e impone agli Stati membri dell'Unione Europea di implementare misure adeguate affinché i gestori delle piattaforme digitali raccolgano e trasmettano alle autorità fiscali competenti, per il successivo scambio di informazioni, una serie di dati riguardanti i venditori che operano attraverso tali piattaforme.
I termini per le comunicazioni
I gestori di piattaforma sono tenuti a comunicare le informazioni entro il 31 gennaio dell’anno successivo a quello di riferimento.
Con il Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate Prot. n. 406671/2023, datato 20 novembre 2023, sono state stabilite le modalità di comunicazione delle informazioni da parte dei gestori di piattaforma obbligati. In particolare, ai sensi del punto 8 del suddetto Provvedimento, i soggetti obbligati devono trasmettere le informazioni attraverso i servizi telematici predisposti dall’Agenzia delle Entrate. Inoltre, un’istanza di interpello, presentata ai sensi dell’articolo 11, comma 1, lettera a), della legge 27 luglio 2000 n. 212, ha sollevato un interrogativo riguardo alla corretta interpretazione delle definizioni di "piattaforma" e "venditore", come delineato, rispettivamente, alle lettere a) e n) del comma 1 dell’articolo 2 del Decreto, in relazione all’applicazione degli obblighi di comunicazione a carico dei gestori di piattaforme.
Chiarimenti
Il termine "piattaforma" si riferisce a "qualsiasi software accessibile agli utenti, inclusi siti web o loro sezioni e applicazioni, anche mobili, che permette ai venditori di connettersi con altri utenti per svolgere, direttamente o indirettamente, attività rilevanti per questi ultimi". La definizione di piattaforma non richiede un'interazione diretta tra venditori e altri utenti del sito. La configurazione di una piattaforma è valida anche quando le attività pertinenti sono svolte dai venditori nei confronti degli utenti in modo "indiretto", cioè attraverso la piattaforma stessa o il suo gestore.
Il "venditore" è definito come "un utente della piattaforma, sia esso un individuo o un'entità, che si è registrato sulla piattaforma durante il periodo di riferimento e svolge un'attività pertinente.
Il decreto definisce "attività pertinente" come "un'attività svolta per ottenere un corrispettivo, eccetto quelle effettuate da un venditore che opera come dipendente del gestore della piattaforma o di un'entità collegata, e che rientra in una delle seguenti categorie:
- locazione di beni immobili, inclusi immobili residenziali e commerciali, e spazi di parcheggio;
- servizi personali;
- vendita di beni;
- noleggio di mezzi di trasporto".
Per quanto riguarda la definizione di "piattaforma", si sottolinea che quella fornita dal Decreto non richiede necessariamente un contatto diretto tra venditori e altri utenti del sito. Inoltre, la configurazione di una "piattaforma" non è esclusa nel caso in cui le attività pertinenti siano svolte dai venditori in modo "indiretto", ovvero tramite la piattaforma o il suo gestore. Infatti, la previsione che l'attività possa essere svolta anche "indirettamente" implica che la cessione da parte del gestore della piattaforma in nome e per conto dell'utente venditore non modifica la riconducibilità della fattispecie alle attività oggetto di comunicazione.
Le definizioni di piattaforma e venditore sono coerenti con quelle contenute nel "Model Rules", che, in un'ottica di armonizzazione internazionale, possono rappresentare un utile strumento interpretativo per le questioni in esame. Il Commentario alle Model Rules fornisce infatti una definizione di "piattaforma" (”Platform”) sostanzialmente equivalente a quella del Decreto, chiarendo che la definizione di "Piattaforma" richiede che l'assegnazione dell'opportunità per i venditori di offrire servizi pertinenti agli utenti sia supportata da un'applicazione o da altra tecnologia legata alla piattaforma, indipendentemente dal fatto che tali servizi siano forniti direttamente da venditori terzi agli utenti o che la piattaforma acquisti prima tali servizi e poi li offra in nome proprio agli utenti.
Perché è importante adattarsi?
Adottare tempestivamente i cambiamenti normativi non è più un’opzione, ma una necessità. Le normative riguardano aspetti cruciali come la trasparenza fiscale, la gestione dei dati, la lotta contro la frode fiscale e la protezione del consumatore. Non adeguarsi a queste normative potrebbe non solo comportare sanzioni, ma anche mettere a rischio la fiducia dei clienti e l'integrità del business stesso.
L’importanza di Rimanere al Passo
La digitalizzazione porta con sé molte opportunità, ma anche grandi responsabilità. I venditori e le piattaforme devono essere in grado di garantire che i loro processi siano in linea con le leggi che regolano l'e-commerce. L’adeguamento alle normative è un’opportunità per offrire ai clienti maggiore trasparenza e sicurezza, rafforzando la fiducia e migliorando la reputazione del proprio brand.
Gli obblighi per le piattaforme digitali
Le piattaforme digitali (come marketplace, e-commerce, social network con funzionalità di vendita) devono rispettare obblighi che riguardano principalmente:
- Trasparenza nelle Transazioni: Ogni piattaforma dovrà fornire informazioni chiare e precise riguardo le transazioni, compresi i costi aggiuntivi per i consumatori, le politiche di reso e le condizioni di vendita.
- Monitoraggio delle Vendite: Le piattaforme sono obbligate a verificare e monitorare le transazioni, con particolare attenzione alla prevenzione delle frodi fiscali, con sistemi di tracciamento e reporting delle vendite.
- Comunicazione dei Dati Fiscali: Sarà richiesto alle piattaforme di segnalare periodicamente i dati relativi alle vendite, assicurando la tracciabilità delle operazioni in modo da combattere l'evasione fiscale.
L'introduzione di queste nuove regole rappresenta una sfida, ma anche una grande opportunità per le piattaforme di rafforzare la propria posizione sul mercato, offrendo un’esperienza cliente sempre più sicura e trasparente.
Gli obblighi per i venditori online
I venditori online dovranno anch'essi fare i conti con una serie di obblighi, tra cui:
- Obbligo di Regolarità Fiscale: Ogni venditore dovrà garantire che le proprie transazioni siano completamente tracciabili, nel rispetto delle normative fiscali.
- Fatturazione e Reportistica: I venditori saranno tenuti a emettere fatture elettroniche e inviare periodicamente i report delle vendite alle autorità fiscali.
- Adeguamento alle Normative del Paese di Destinazione: In caso di vendite transnazionali, i venditori dovranno rispettare le normative fiscali e di vendita del paese di destinazione della merce, facilitando la gestione delle imposte attraverso sistemi di pagamento come l'OSS (One-Stop Shop).
L’adattamento di un venditore alle nuove normative non deve essere visto come un peso, ma come un'opportunità per consolidare la propria attività, ottimizzando i processi fiscali e migliorando l’efficienza. Offrire una gestione trasparente e conforme alle normative fa la differenza in un mercato sempre più competitivo.
Come gestire il cambiamento: strategie per piattaforme e venditori
- Automazione dei Processi Fiscali e Contabili: Le piattaforme digitali e i venditori possono sfruttare la tecnologia per automatizzare i processi legati alla gestione delle transazioni, alla fatturazione e alla reportistica fiscale. L'uso di software avanzati può semplificare enormemente la gestione delle vendite, riducendo il rischio di errori e migliorando l'efficienza complessiva.
- Formazione e Consulenza Specializzata: È fondamentale che i venditori e i gestori delle piattaforme si avvalgano di consulenti esperti per capire come implementare correttamente i cambiamenti normativi. La formazione continua, soprattutto in ambito fiscale e tecnologico, è cruciale per un adeguamento ottimale.
- Implementazione di Soluzioni di Pagamento Avanzate: Le nuove normative richiedono una gestione precisa dei pagamenti e dei dati fiscali. L’adozione di soluzioni di pagamento che integrano funzionalità di tracciamento delle transazioni e che supportano la compliance fiscale è un passo fondamentale verso il successo.
- Monitoraggio delle Nuove Normative: Le normative fiscali sono in continuo aggiornamento. È fondamentale rimanere aggiornati sui cambiamenti che riguardano l'e-commerce e adattarsi in tempo reale.
- Collaborazione con le Autorità Competenti: Le piattaforme e i venditori devono collaborare attivamente con le autorità fiscali per garantire una corretta interpretazione e applicazione delle leggi. Una comunicazione chiara e tempestiva con le autorità aiuta a prevenire problematiche legali e a risolvere eventuali malintesi prima che possano diventare problematici.
Conclusioni
Il cambiamento delle normative è una sfida, ma anche un’opportunità per evolvere e crescere. I venditori e le piattaforme digitali che sapranno adattarsi alle nuove regole non solo eviteranno sanzioni, ma miglioreranno anche la propria efficienza, rafforzando la fiducia dei consumatori e la reputazione del loro brand. La chiave per il successo in questo nuovo panorama e-commerce è l’adozione di soluzioni tecnologiche avanzate e la consapevolezza che il rispetto delle normative non è solo una questione legale, ma una strategia di business vincente.
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