Sommario
- Introduzione: il panico da rifattura
- Cos’è la rifatturazione e perché crea confusione
- Il principio di accessorietà: art. 12 DPR 633/72
- Due condizioni per l’accessorietà: soggettiva e oggettiva
- Effetti sull’IVA: art. 13 DPR 633/72
- L’aliquota prevalente e l’aliquota più elevata: quando si applicano
- Quando si applica l’IVA su IVA (e quando evitarla)
- Regimi speciali: focus su art. 74-ter (agenzie di viaggio)
- Mandati, riaddebiti e mark-up: differenze sostanziali
- Esempi pratici con normativa di riferimento
- La checklist Sempi® per rifatturare senza stress
- Conclusione: semplificare il complesso è possibile
1. Introduzione: il panico da rifattura
“Mi hanno fatturato un servizio, lo rigiro al cliente… Ma con che IVA?”
Ecco una delle domande più comuni (e temute) nel mondo della contabilità.
Rifatturare non è difficile se sai come farlo, ma diventa un campo minato se ignori i principi base dell’IVA, come l’accessorietà, la base imponibile, e il famigerato concetto di IVA su IVA.
2. Cos’è la rifatturazione e perché crea confusione
La rifatturazione consiste nel trasferire un costo sostenuto da un soggetto A a un soggetto B, in genere a titolo di rimborso o addebito.
Ma l’IVA non segue sempre un percorso logico. La domanda chiave è: sto rifatturando un costo autonomo o una spesa accessoria?
3. Il principio di accessorietà: art. 12 DPR 633/72
L’articolo 12 del DPR 633/72 stabilisce che:
“Si intendono accessorie le prestazioni che completano, integrano o rendono possibile la prestazione principale, fornite dallo stesso soggetto o per suo conto e a sue spese.”
In breve:
- Se una spesa è accessoria, segue l’IVA della principale.
- Se non lo è, ha una sua autonomia, e l’IVA si applica in modo indipendente.
4. Due condizioni per l’accessorietà
Per applicare l’art. 12 servono due condizioni fondamentali:
a. Condizione soggettiva:
- Il fornitore della prestazione accessoria deve essere lo stesso della principale.
- Oppure: il soggetto agisce per conto e a spese del cliente (es. mandato con rappresentanza).
b. Condizione oggettiva:
- Deve esserci un nesso funzionale, evidente e diretto, tra le due prestazioni.
- La prestazione accessoria non deve avere uno scopo autonomo per il cliente.
Riferimenti: Corte di Giustizia UE, causa C-349/96 (“Card Protection Plan”) e Cassazione n. 10907/2013.
5. Effetti sull’IVA: art. 13 DPR 633/72
Quando una prestazione è accessoria:
- L’aliquota IVA è quella della principale.
- La natura fiscale (imponibile, esente, non imponibile) è la stessa.
- La base imponibile si somma alla principale.
Esempio:
Vendita bene al 10% + trasporto
→ Se il trasporto è accessorio → 10% anche su quello.
→ Se è autonomo → 22%.
6. L’aliquota prevalente e l’aliquota più elevata: quando si applicano
Se vendi un pacchetto misto (servizi o beni con aliquote diverse), devi valutare:
a. Aliquota prevalente
Quando le prestazioni sono collegate o accessorie, puoi usare l’aliquota della prestazione principale, anche se il pacchetto è unico.
Riferimento: Risoluzione AE 56/E/2017 e Cassazione 9661/2017
b. Aliquota più elevata
Quando le prestazioni sono autonome ma vendute con prezzo unico, senza distinzione:
- Si applica l’aliquota più alta su tutto per cautela.
Riferimento: Risoluzione AE 51/E/2019 (esempio: confezioni miste alimentari)
7. Quando si applica l’IVA su IVA (e quando evitarla)
Il concetto è semplice ma pericoloso:
Quando si applica?
- Quando una spesa con IVA viene ribaltata come parte della propria prestazione (es. trasferta, vitto, alloggio, servizio accessorio).
- La base imponibile include anche l’IVA ricevuta → generando IVA su IVA.
Riferimenti:
- Art. 13 DPR 633/72
- Cassazione n. 3036/2015
- Risoluzione Ministeriale 6/1698 del 25/10/1985
Quando NON si applica?
- Quando la spesa è documentata, anticipata in nome e per conto del cliente, senza ricarico.
Riferimento: art. 15, comma 1, n. 3, DPR 633/72
8. Regimi speciali: focus su art. 74-ter (agenzie di viaggio)
Le agenzie di viaggio adottano il regime del margine.
Riferimento: Art. 74-ter DPR 633/72
In breve:
- Le prestazioni rese da terzi direttamente a beneficio del viaggiatore → rientrano nel margine.
- Spese fuori pacchetto (extra, optional) → regime ordinario.
Attenzione: non puoi mischiare prestazioni da margine con prestazioni ordinarie nella stessa fattura.
9. Mandati, riaddebiti e mark-up: differenze sostanziali
a. Mandato con rappresentanza
- Spesa sostenuta in nome e per conto del cliente.
- Basta documentarla → fuori campo IVA (art. 15, n. 3).
b. Mandato senza rappresentanza
- Il fornitore agisce a proprio nome → due operazioni autonome, entrambe soggette a IVA.
c. Mark-up (ricarico)
Se applichi anche solo 1 centesimo di ricarico → NON è più un riaddebito → diventa prestazione imponibile.
10. Esempi pratici con normativa
Caso | Trattamento IVA | Riferimento |
---|---|---|
Trasporto accessorio a vendita | Stessa aliquota della vendita | Art. 12 DPR 633/72 |
Vitto/alloggio rifatturati con margine | IVA su IVA (incluso) | Cass. 3036/2015 |
Spese anticipate documentate | Fuori campo IVA | Art. 15 n. 3 DPR 633/72 |
Agenzia viaggio – pacchetto turistico | IVA su margine | Art. 74-ter DPR 633/72 |
Agenzia viaggio – transfer richiesto a parte | IVA ordinaria (22%) | Circolare AE 328/97 |
11. La checklist Sempi® per rifatturare senza stress
PRIMA DI FATTURARE, CHIEDITI:
- La prestazione è accessoria secondo art. 12?
- C’è un nesso funzionale con la principale?
- Ho ricevuto la fattura a mio nome?
- C’è un mandato con rappresentanza documentato?
- Ho aggiunto un mark-up o margine?
- Il mio cliente è all’estero (regole territorialità: art. 7-ter)?
- Sono in regime speciale (art. 74-ter, 36, ecc.)?
- Posso documentare chiaramente la spesa?
Se hai almeno 5 “sì” certi, puoi procedere. Se hai dubbi, semplifica con il Metodo Sempi.
12. Conclusione: semplificare il complesso è possibile
La rifatturazione è uno di quei temi in cui una piccola svista costa cara.
Ma non serve un miracolo. Basta:
- Conoscere bene art. 12, 13, 15 del DPR 633/72
- Distinguere tra accessorietà, autonomia e rappresentanza
- Evitare di applicare l’IVA a caso o per abitudine.
E ricordarsi che il Metodo Sempi nasce proprio per questo: trasformare il complesso in semplice, anche con l’IVA più antipatica del mondo.